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Voli Cancellati per Coronavirus: taglio sulle tratte dalle compagnie

lentepubblica.it • 3 Marzo 2020

voli-cancellati-coronavirusUna fotografia amara del turismo andato in fumo e anche di quello potenziale delle prossime settimane di fatto compromesso.


Voli Cancellati per Coronavirus: aerei a terra e voli cancellati a causa delle prenotazioni praticamente nulle.

A quanto pare è l’effetto del crollo di partenze e arrivi, tra scanner termici e spazi sterminati.

Ecco qual è la situazione.

Voli Cancellati per Coronavirus

Ryanair taglia fino al 25% l’operativo corto raggio (principalmente da e verso l’Italia) per un periodo di tre settimane, da martedì 17 marzo a mercoledì 8 aprile, in risposta al Covid-19.

Il caso Ryanair è solo l’ultimo che riguarda le Società che in queste settimane hanno dovuto ridimensionare i voli in partenza e in arrivo, da e per il nostro paese.

E oggi, 3 Marzo, anche Ryanair si arrende alla paure del contagio. A piloti e assistenti di volo è arrivata comunicazione ufficiale:

“La compagnia è costretta a tagliare e quindi cancellare circa il 25% dei voli corto raggio da e per l’Italia dal 17 marzo all’8 Aprile”.

Questo perchè la scorsa settimana, Ryanair ha registrato un calo significativo delle prenotazioni per il periodo compreso tra fine marzo ed inizio aprile, quale conseguenza del Covid-19. Vi è stato anche un significativo aumento dei no-show da parte dei passeggeri, in particolare in partenza dall’Italia e su voli nazionali.

Un’ecatombe specie a Milano Venezia. Ma con tagli che contagiano ormai ogni scalo, fino al Sud, con tanti saluti alla mappa epidemica.

Infine l’Air Transport Association (Iata) chiede di bloccare fino a ottobre le attuali regole sull’allocation delle slot che impongono ai vettori l’operatività di almeno l’80% delle fasce orarie disponibili, pena la perdita dei diritti.

La denuncia di Federalberghi

A pronunciarsi sulla situazione a tratti grottesca nel Turismo Italiano è il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca:

“Siamo finiti in una black list di Paesi, turisticamente parlando. Inoltre assistiamo a un blocco del turismo leisure che non viene in Italia per paura e a un blocco del turismo corporate italiano, con la cancellazione di tutti i viaggi d’affari. Ne consegue che abbiamo gli alberghi vuoti e non solo nelle zone oggetto di ordinanza ma anche in altre città, a Roma per esempio ci sono state migliaia di cancellazioni”. 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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